Beni Culturali

Con e-Building i dati digitali diventano una risorsa per l’empowerment della comunità, in grado di creare valore e dare significato d’uso al patrimonio culturale (data sense making). La messa a disposizione di dati relativi al patrimonio abilita l’innovazione sociale e trasforma i dati in qualcosa che può essere compreso e utilizzato da più ampie comunità (data sensification). La piattaforma e-Building, fruibile anche da non esperti, rappresenta il primo passaggio per realizzare quel sistema di abilitazione dell’innovazione basato sulla messa a disposizione di dati relativi al patrimonio culturale in modo facile e intuitivo.

e-Building ha l’obiettivo di mostrare all’utente una nuova prospettiva che mette a comune denominatore il “Contenitore” (l’edificio che il più delle volte è esso stesso un opera d’arte) ed il “Contenuto” le opere d’arte stesse. Questo avviene mostrando l’edificio in una prospettiva inedita, mettendone in luce i lati nascosti e non visibili dal vivo, stimolando il visitatore alla visita dal vivo.
La visita virtuale è fruibile sempre e da qualsiasi luogo (unico requisito un device connesso a internet), ma può essere resa disponibile anche sul posto su panelli touch screen per un’ interazione reale-digitale (phygital).

Si vanno in questo modo a ridisegnare i paradigmi della customer experience, stimolando ad esempio anche l’attenzione dei più piccoli; può poi essere utilizzata anche per attività didattiche e di studio, o per acquisire informazioni tali da permettere anche ad uno studioso di preparare con maggiore accuratezza la visita in sito che rimane l’obiettivo ultimo di ogni visitatore virtuale.

Nello specifico, il gestore del museo potrà organizzare tutto il materiale documentale che riguarda le opere, ed associarne parti ai Mattertag del modello per renderli pubblici e condividerli. I contenuti che si possono veicolare attraverso e-Building riguardano infatti sia l’edifico che le opere d’arte in esso custodite.

Beni
Culturali

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Con e-Building i dati digitali diventano una risorsa per l’empowerment della comunità, in grado di creare valore e dare significato d’uso al patrimonio culturale (data sense making). La messa a disposizione di dati relativi al patrimonio abilita l’innovazione sociale e trasforma i dati in qualcosa che può essere compreso e utilizzato da più ampie comunità (data sensification). La piattaforma e-Building, fruibile anche da non esperti, rappresenta il primo passaggio per realizzare quel sistema di abilitazione dell’innovazione basato sulla messa a disposizione di dati relativi al patrimonio culturale in modo facile e intuitivo.

e-Building ha l’obiettivo di mostrare all’utente una nuova prospettiva che mette a comune denominatore il “Contenitore” (l’edificio che il più delle volte è esso stesso un opera d’arte) ed il “Contenuto” le opere d’arte stesse. Questo avviene mostrando l’edificio in una prospettiva inedita, mettendone in luce i lati nascosti e non visibili dal vivo, stimolando il visitatore alla visita dal vivo.
La visita virtuale è fruibile sempre e da qualsiasi luogo (unico requisito un device connesso a internet), ma può essere resa disponibile anche sul posto su panelli touch screen per un’ interazione reale-digitale (phygital).

Si vanno in questo modo a ridisegnare i paradigmi della customer experience, stimolando ad esempio anche l’attenzione dei più piccoli; può poi essere utilizzata anche per attività didattiche e di studio, o per acquisire informazioni tali da permettere anche ad uno studioso di preparare con maggiore accuratezza la visita in sito che rimane l’obiettivo ultimo di ogni visitatore virtuale.

Nello specifico, il gestore del museo potrà organizzare tutto il materiale documentale che riguarda le opere, ed associarne parti ai Mattertag del modello per renderli pubblici e condividerli. I contenuti che si possono veicolare attraverso e-Building riguardano infatti sia l’edifico che le opere d’arte in esso custodite.

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